PUNTURE DA ZECCA
Che cosa è la zecca? Si tratta di un acaro che può trasmettere delle malattie all'uomo. La più rischiosa è la zecca dei boschi che vive nell?erba e nei cespugli, prevalentemente in zone collinose. Di colore scuro, piccola (da 2 a 8 mm), resistente nell'ambiente in cui vive, è difficile a volte da vedere a occhio nudo. E spesso si nasconde proprio nei posti buoni dove andare a cercare i funghi primaverili, come verpe e spugnole, nei pressi di terreni umidi e bordi di torrenti. Le zecche ci pungono e si attaccano alla pelle per succhiare il nostro sangue di cui si nutrono; questo può avvenire in ogni stagione dell'anno, ma le zecche sono più attive nei periodi primaverili ed estivi. La loro puntura può diventare nociva se non viene rimossa entro le 36-48 ore, ma negli ultimi anni, le malattie che causava sono drasticamente diminuite. Contrariamente a quello che si consigliava una volta, la zecca non va uccisa con gocce di olio o con altre sostanze in quanto questa procedura provoca vomito e quindi reflusso di sangue dalla zecca dentro il nostro corpo.
La zecca non deve essere bruciata con sigarette, aghi arroventati ecc; non va tolta con le dita per il rischio di contagio per l'operatore. Solo una volta estratta la si deve bruciare prima di gettarla. Bisogna quindi rimuoverla al più presto, rivolgendosi eventualmente al medico. Si è osservato infatti, che più resta attaccata alla pelle e maggiori sono le possibilità che venga trasmessa l'infezione. L'asportazione può essere effettuata anche da soli: la si afferra con una pinzetta (tenuta il più possibile vicino alla pelle) e la si stacca con una leggera trazione e torsione senza strapparla; la zona della puntura va poi disinfettata. Eventuali residui del corpo della zecca rimasti nella pelle di solito non comportano conseguenze particolari. Dopo la rimozione, è bene segnare sul calendario la data e nei successivi 40 giorni osservare se nella sede del morso compare l'eritema migrante, un arrossamento circolare della pelle. Se si nota questo arrossamento che si allarga pian piano o altri sintomi, bisogna andare subito dal medico. Se non si manifesta dopo 40 giorni e,ventualmente, consultare il medico di base perchè solo nella maggior parte dei casi di infezione da Borrelia è apprezzabile l'eritema.
Per essere quindi del tutto certi di non aver contratto la Borreliosi di Lyme, potrà eventualmente essere utile un esame del sangue per la ricerca anche degli anticorpi contro la Borrelia; qualora essi venissero evidenziati, si potrà eventualmente iniziare un trattamento antibiotico per guarire l'infezione, se il medico lo riterrà opportuno. E i cani, come ci si deve comportare con le zecche per cani e gatti? Sarebbe utile un collare anti zecche o un trattamento specifico nei mesi estivi; ed è buona norma, al rientro di una ricerca a tartufi o una passeggiata, controllare attentamente il cane per evidenziare l'eventuale presenza di zecche.
Le zecche sul cane e sul gatto si localizzano di solito sul bordo delle orecchie e sul muso, intorno alla coda, sotto le ascelle, in corrispondenza della regione inguinale, tra le dita delle zampe. Possono avere dimensioni differenti, e stazionare generalmente per un periodo di 3-10 giorni, durante il quale si nutrono del sangue dell'animale. Durante questo periodo avviene il cosiddetto "rigurgito", attraverso il quale avviene il passaggio dei germi responsabili della malattia. Se siamo cercatori di tartufi, è sempre bene, da marzo a ottobre, applicare un antiparassitario ad attività repellente specifico contro le zecche. Infine, se ci accorgessimo che una zecca è rimasta attaccata alla cute del nostro amico, oltre a segnalare il fatto al veterinario, è sempre buona norma indossare dei guanti di lattice; con l'aiuto di una pinzetta bisogna afferrare la zecca nel punto di attacco più vicino possibile alla cute del cane, avendo cura di non schiacciarla; la tecnica migliore è quella di ruotare il corpo della zecca prima di staccarla. Dopo il distacco è importante accertarsi che non siano rimasti frammenti della zecca in sede cutanea. Dopo aver rimosso la zecca è consigliabile pulire e disinfettare la cute del cane; l'applicazione di etere, acetone, alcool, cenere o sostanze tipo petrolio o benzina nel punto di attacco della zecca, non solo è inutile ma anche dannosa in quanto tali manovre possono favorire il rigurgito della zecca e quindi la trasmissione dei germi.